LA CASA DI ANDREA AULETTA TRA CITAZIONI PREZIOSE E RIGORE TECNOLOGICO
Questo appartamento in una zona residenziale di Milano fra porta Venezia e piazzale Loreto è la casa di famiglia dell’interior designer Andrea Auletta. Due anni fa è stata sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione, che ne hanno modificato profondamente la configurazione, mantenendo però inalterato il fascino di una storia familiare che viene dal passato, vive nel presente e guarda al futuro. Il layout classico dell’appartamento è stato ripensato, sacrificando aree tradizionali ma poco utilizzate come i lunghi corridoi e gli ingressi, a favore di ambienti di ampio respiro studiati per nuove funzioni e per un diverso modo di vivere il paesaggio domestico. Così, l’ambiente soggiorno-pranzo-cucina diventa un unico grande spazio, lo si potrebbe definire ‘una cucina da pranzo’, con porte ad arco. O la zona notte padronale, con camera da letto e cabina armadio doppia che si prolunga nella zona bagno-doccia che prende luce naturale dall’esterno o, ancora, le due camere da letto gemelle dei bambini con l’originale doccia passante e opere a parete di Simone d’Auria.
L’interior designer Auletta ha voluto in qualche modo sperimentare nella propria casa idee nuove e soluzioni inedite, che in prospettiva potranno essere riproposte. Pareti di resina ruvida graffiata, carta da parati madreperlata, pavimenti in pietra serena e l’utilizzo di un legno da rivestimento leggero e resistente, abitualmente usato per controplaccare le ante. Ma quella di Andrea Auletta è anche una casa tecnologica dove i dispositivi rimangono accuratamente nascosti e un sistema domotico avanzatissimo consente il controllo in remoto di tutte le funzioni, dalla climatizzazione alla regolazione delle luci, dall’avvio/spegnimento degli elettrodomestici alla gestione dei sistemi di sicurezza.
C’è - in questa casa - un elemento unificante, che contribuisce a renderla coerente ed elegante. E’ il colore. RAL 1013, una delle infinite sfumature del bianco che, nel nostro caso, assume i toni di un bianco caldo, tenue e avvolgente, tendente al tortora. Il contrasto si esprime con elementi di arredo rifiniti con bordature in metallo, un acciaio spazzolato e brunito, creato ad hoc, ai legni cannettati, alla resina e alla pietra serena.Il colore uniforme dà risalto a tutto ciò che di personale e di originale arricchisce questa casa, espressione del gusto e degli interessi di chi la abita. I pezzi da collezione che vivono con i ritmi degli ambienti in cui sono collocati, ne accentuano la specificità, regalando guizzi improvvisi e buone vibrazioni, parliamo del grande tavolo ‘La Rosa dei Venti’ e delle sedie da parata di Mario Ceroli, delle lampade storiche Flos anni Settanta, dei quadri di Fortunato Depero e Mimmo Rotella, dei disegni di Marino Marini, di un esclusivo mobile francese in pergamena, di comodini in marmo arabescato, fino alla scelta accurata dei tessuti e dei rivestimenti. Sui soffitti ellittici è dipinto un cielo di un azzurro tenue attraversato da un passaggio di nuvole. Una suggestione in più, un tocco speciale che amplia la prospettiva e aumenta il senso di luce e di leggerezza.